Padel World Press - Giocatori professionisti di padel, attraverso il PPA (Associazione Padel Professionisti), hanno rilasciato una dichiarazione ufficiale spiegando le ragioni dietro la loro decisione individuale di non partecipare al torneo P2 di Gijón. Nel testo chiariscono che non esiste un boicottaggio organizzato ed esprimono preoccupazione per l'attuale gestione del FIP (Federazione Internazionale Padel) y Primo Padel.
I giocatori denunciano decisioni unilaterali, conflitti di interesse e mancanza di una regolamentazione chiara, fattori che ritengono dannosi per lo sviluppo professionale dello sport e per la sua aspirazione a diventare uno sport olimpico in futuro. Di seguito la dichiarazione completa.

Dichiarazione ufficiale:
Alla luce delle diverse notizie e fughe di notizie apparse negli ultimi giorni in relazione al torneo P2 di Gijón, i giocatori professionisti di padel vogliono esprimere, tramite la PPA, le ragioni che li hanno spinti a decidere individualmente e liberamente di non partecipare a questo torneo.
In primo luogo, la PPA non ha promosso alcun tipo di boicottaggio consensuale del torneo P2 di Gijón, contrariamente a quanto assicurano la FIP e Premier Padel. Questa falsità è smentita dalla circolare 2/2025 inviata dal Consiglio Direttivo della PPA ai propri soci, nella quale vengono espressamente sostenuti tutti quei giocatori che hanno deciso di partecipare al suddetto torneo. Inoltre, vale la pena ricordare che la partecipazione dei giocatori ai tornei della categoria P2 è volontaria e che pertanto possono decidere liberamente la propria presenza ai tornei di questa categoria.
I giocatori ci hanno detto che vogliono giocare, ma non a qualsiasi prezzo. Sono consapevoli degli effetti che la loro decisione comporta, ma sono anche consapevoli che la cattiva condotta messa in atto dalla FIP, in quanto ente regolatore mondiale del padel e in una certa misura tollerata da Premier Padel, in quanto organizzatore del circuito, non può essere accettata e può avere conseguenze irreparabili nel nostro sport, che un giorno aspira a diventare olimpico.
Da tempo sono gli stessi giocatori a chiedere alla FIP di organizzare e regolamentare il padel secondo i principi di legalità, equità, neutralità e trasparenza. Requisiti che vengono sistematicamente ignorati o, in mancanza, sono giustificati sulla base di premesse discutibili, inammissibili agli occhi dei giocatori professionisti. Questa situazione, nonché la costante e conseguente incapacità di incanalare lo sport verso uno scenario professionale e organizzato, lontano dall'improvvisazione, si traduce in una frustrazione costante per i giocatori.
Per questo motivo, i giocatori professionisti vogliono presentare i punti specifici che giustificano la loro posizione, di fronte alle ripetute decisioni unilaterali che li riguardano, come:
– La modifica unilaterale del sistema di punteggio apportata dalla FIP in qualità di regolatore una volta iniziata la stagione sportiva 2025. È palesemente ingiusto che due tornei della stessa categoria distribuiscano numeri diversi di punti nella classifica a seconda del momento della loro celebrazione durante la stessa stagione. Attualmente non esiste un quadro normativo a cui la FIP debba attenersi per disciplinare cambiamenti o modifiche alla competizione, un fatto che crea un'insormontabile mancanza di sicurezza giuridica per i giocatori professionisti. I giocatori ritengono che la situazione attuale meriti un riesame e una riflessione da parte di tutti gli attori interessati, in particolare della FIP e del suo modello di gestione, attualmente basato su una permanente improvvisazione, frutto di una governance inadeguata. Senza una buona governance, la FIP non verrà mai ammessa al Comitato Olimpico Internazionale. Tutti i giocatori professionisti e la stessa PPA sono consapevoli che per realizzare il sogno olimpico è necessario implementare una regolamentazione equa e corretta per lo sport del padel.
– La partecipazione degli stessi giocatori a Premier Padel manca di una regolamentazione espressa dopo tre anni di attività, questione che è già stata portata all’attenzione del circuito stesso in diverse occasioni, e che denota la mancanza di rigore dell’ente regolatore, la FIP.
– È motivo di straordinaria preoccupazione per tutti i giocatori il fatto che il ruolo della FIP all'interno dello sport sia quello di regolatore e, a sua volta, parte integrante, in quanto partner, di Premier Padel. Questo fatto comporta una potenziale mancanza di neutralità da parte dell'autorità di regolamentazione, un evidente conflitto di interessi, nonché un desiderio commerciale che prevale sull'interesse generale che deriva da una regolamentazione corretta e trasparente dello sport.
I giocatori sottolineano anche che Premier Padel non è riuscito a soddisfare le aspettative, poiché sono diversi gli aspetti che influenzano il circuito e che sono in attesa di esecuzione, entrando in quella che sarebbe la sua quarta stagione.
Tutto ciò porta i giocatori ad essere stanchi della mancanza di impegno da parte di Premier Padel e FIP.
Le rivendicazioni dei giocatori devono essere risolte di comune accordo. I giocatori, attraverso la PPA che li rappresenta, comprendono che è necessario aprire un dialogo per risolvere le questioni che li riguardano in modo concreto (come propongono i giocatori) e non in modo generico (come propongono la FIP e la Premier Padel).
Ogni giocatore professionista desidera competere e condividere questo meraviglioso sport con gli appassionati, il che non ci impedisce di denunciare la necessità di una sua regolamentazione adeguata e, tanto meno, che ogni giocatore possa scegliere di competere o meno in quei tornei in cui la sua partecipazione è facoltativa.
Soprattutto, i giocatori desiderano ringraziare tutti quei promotori, tifosi e marchi che sostengono instancabilmente il nostro sport e assicurare il loro assoluto impegno nei loro confronti e nel loro sostegno.
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